Midas LEGEND 6: ottimo per il tuo studio modulare.
Oggi vi parlo di questo chassis Midas Legend L6 Serie 500. Immaginate di volervi costruire la vostra catena di effetti o di preamplificatori personalizzata con questi moduli fighetti formato 500. Beh, questo aggeggio è come una “presa multipla” elegante e potente dove potete infilarli tutti.
Il bello è che è comodo e portatile. Ha pure la maniglia, quindi se dovete portarvelo in giro per un live o da uno studio all’altro, non vi fate certo la schiena.
Ma la vera chicca è il routing audio avanzato. Dimenticatevi di un sacco di cavi che vanno e vengono. Con questi switch di “link” per l’uscita audio, potete collegare i moduli in serie, uno dopo l’altro, senza casini esterni. Segnale più pulito e setup più semplice.
E se avete dei moduli compressori che lo supportano, c’è pure il link bus compressore. Con un paio di switch potete collegarli per fare sidechain stereo o multicanale, senza dover impazzire con altri cavi. Geniale!
L’alimentazione? Robusta e pensata per durare. È universale, quindi non vi dovete preoccupare se cambiate paese, e dà anche l’alimentazione phantom per i microfoni a condensatore. E qui arriva la buona notizia: sembra che le nuove versioni non abbiano più quel fastidioso rumore di fondo che si sentiva in alcune recensioni più vecchie. Ottimo!
Anche la costruzione è seria. Il telaio in acciaio è fatto per resistere ai trasporti e all’uso continuo, quindi i vostri preziosi moduli sono al sicuro. E usano connettori Neutrik XLR, che sono una garanzia di qualità per il segnale audio.
Ciliegina sulla torta? C’è un interruttore per eliminare i loop di massa (quel ronzio fastidioso a volte) e vi danno pure le staffe per montarlo in un rack standard da 19 pollici. E il prezzo? Spesso lo indicano come una porta d’accesso conveniente al mondo dei moduli Serie 500. Mica male!
Certo, qualche ombra c’è. Dicevamo del rumore nelle vecchie recensioni, ma pare abbiano risolto. Un utente ha notato un po’ di dispersione EMI, ma spostando l’unità e usando il ground lift ha risolto. Però, un filtro EMI più efficace non farebbe male. E un’analisi tecnica interna ha trovato la costruzione generalmente buona, ma con qualche saldatura definita un po’ “frettolosa”. Comunque, niente di drammatico, tutto funziona.
Tirando le somme? Il Midas Legend L6 Serie 500 sembra un’ottima soluzione, solida e conveniente, per entrare nel mondo dei moduli 500-series. Ha delle belle funzioni come il routing avanzato e il link per i compressori, un’alimentazione robusta e, finalmente, silenziosa nelle versioni più recenti. La portabilità e la costruzione seria lo rendono adatto sia allo studio che al live.
Se state cercando un modo economico e funzionale per iniziare o per far crescere la vostra collezione di moduli 500, dategli un’occhiata. Come sempre, però, cercate le recensioni più aggiornate e, se potete, provatelo per essere sicuri che faccia al caso vostro, soprattutto per quanto riguarda il rumore e le prestazioni.
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