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Moog audio inc: storia dal mondo della musica:

Un nome leggendario nel mondo della musica elettronica. Parliamo di un marchio che ha letteralmente plasmato il suono del XX e XXI secolo, influenzando generi musicali diversissimi tra loro, dal rock progressivo alla disco, dal funk all’ambient, fino alla musica pop contemporanea.

Robert Moog e la Nascita di un’Icona:

Tutto inizia con Robert Arthur Moog, un ingegnere Americano. Negli anni ’60, mentre lavorava al suo dottorato in fisica all’Università Columbia, Moog iniziò a sperimentare con circuiti elettronici per creare suoni. Insieme al compositore Herbert Deutsch, sviluppò un prototipo di sintetizzatore modulare.

La vera svolta arrivò nel 1964, quando Moog presentò il suo sintetizzatore modulare Moog alla Audio Engineering Society Convention. Questo strumento, con i suoi oscillatori controllati in tensione (VCO), filtri controllati in tensione (VCF) e amplificatori controllati in tensione (VCA), offriva ai musicisti un controllo senza precedenti sul timbro e sull’evoluzione del suono.

Immagina i sintetizzatori Moog come degli strumenti musicali elettronici con un’anima “calda” e potente. La loro “voce” nasce in un modo particolare: partono da suoni ricchi di “armonie”, come un’onda sonora un po’ “grezza”, e poi li “scolpiscono” togliendo delle frequenze con dei filtri, proprio come uno scultore toglie il marmo per far emergere la forma.

Il filtro Moog, in particolare, è come il cuore pulsante di questi strumenti: è un filtro speciale che smussa il suono in un modo unico, rendendolo “grasso” e pieno. Pensa a un suono un po’ ruvido che viene levigato e reso morbido, ma con una bella “ciccia” sonora.

All’inizio, i Moog erano come dei “laboratori sonori” con tanti pezzi separati che potevi collegare come volevi con dei cavi. Era super creativo, ma un po’ complicato da capire. Poi, con il Minimoog, hanno reso tutto più semplice, mettendo insieme i pezzi essenziali in uno strumento più facile da usare, come una vera e propria tastiera.

Il “papà” di questi strumenti, Robert Moog, non li vedeva solo come delle macchine che fanno rumore, ma come dei veri e propri strumenti musicali, capaci di esprimere emozioni. Voleva che i musicisti potessero “dialogare” direttamente con la macchina, scoprendo suoni nuovi e sorprendenti.

Il filtro Moog ha una magia speciale: oltre a rendere il suono “grasso”, ha anche una “risonanza” che può farlo “cantare” o addirittura “urlare” se la spingi un po’. E se lo “stressi” ancora di più, inizia a distorcere il suono in un modo caldo e piacevole, come un amplificatore valvolare spinto al limite.

I Moog possono suonare una nota alla volta, perfetti per bassi potenti e melodie incisive, oppure più note insieme, ideali per creare accordi ricchi e suoni avvolgenti. Alcuni sono come i vecchi “laboratori” con i cavi, altri sono più compatti e facili da usare.

Questi strumenti hanno cambiato la storia della musica, li hanno usati i re del rock progressivo per creare suoni epici, i pionieri della musica elettronica per inventare nuovi mondi sonori, le star del funk e della disco per farci ballare con quei bassi “gommosi”, i musicisti jazz per esplorare nuove frontiere e ancora oggi li senti in un sacco di canzoni pop. Il suono Moog è un’icona, una voce inconfondibile nella musica di tutti i tempi.

Modelli Iconici:

Moog Modular Synthesizer: Il capostipite, utilizzato da pionieri come Wendy Carlos (“Switched-On Bach”) e Emerson, Lake & Palmer.

Minimoog: Lanciato nel 1970, divenne uno degli strumenti più influenti nella storia della musica elettronica grazie alla sua portabilità, al suono potente e all’interfaccia user-friendly.

Polymoog: uno dei primi sintetizzatori polifonici di successo.

Memorymoog: un potente sintetizzatore polifonico con tre oscillatori per voce.

Little Phatty: un sintetizzatore monofonico moderno che ha ripreso lo spirito del Minimoog.

Sub Phatty, Subsequent 37, Matriarch, Grandmother,Muse: sintetizzatori moderni che continuano la tradizione sonora Moog con nuove funzionalità.

L’Eredità di Moog:

L’impatto dei sintetizzatori Moog sulla musica è incalcolabile. Hanno fornito nuove tavolozze sonore a musicisti di ogni genere, contribuendo a definire il suono di intere epoche musicali. Il “Moog sound” è ancora oggi ricercatissimo e i sintetizzatori Moog, sia vintage che moderni, sono strumenti di altissima qualità apprezzati per il loro carattere unico e la loro capacità di generare suoni potenti e vibranti.

Dopo la morte di Robert Moog nel 2005, la sua eredità è portata avanti da Moog Music Inc., che continua a produrre strumenti innovativi e di alta qualità, mantenendo vivo lo spirito del suo fondatore.Moog Music Inc., con sede ad Asheville, North Carolina, continua la tradizione producendo sia riedizioni fedeli dei classici che strumenti innovativi con nuove funzionalità. L’azienda è nota per la sua attenzione alla qualità costruttiva e al suono ricco e potente dei suoi strumenti.

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