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Controller audio: Icon Pro, sempre meglio!

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Amici produttori e musicisti digitali, parliamo un po’ di questi controller iCON Pro Audio. Diciamocelo subito, non hanno la fama “leggendaria” delle console analogiche Neve o SSL, quelle che fanno sognare i puristi del suono. Però, nel mondo delle nostre amate DAW (le workstation audio digitali), i controller iCON si sono fatti strada alla grande, diventando super popolari e, a modo loro, anche influenti. Il motivo principale? Ti danno un sacco di funzioni a un prezzo che non ti fa vendere un rene, e si integrano bene con i nostri software di produzione.

Quindi, cosa ci offrono questi controller iCON?

Innanzitutto, la convenienza. Questo è un punto chiave. iCON punta a darti un sacco di controlli fisici – fader motorizzati, manopole, pulsanti, controlli di trasporto – a un prezzo più abbordabile rispetto ad altre marche. Questo ha reso il controllo “tattile” della nostra musica una cosa accessibile a molti più musicisti e produttori, soprattutto a chi lavora in un home studio o non ha un budget illimitato.

Poi c’è la versatilità. Questi controller cercano di darti i comandi giusti per gestire un po’ tutte le funzioni della DAW: dal mixaggio all’automazione, dalla manipolazione dei plugin al controllo degli strumenti virtuali. Un bel compromesso per avere un po’ di “manualità” senza spendere una fortuna.

E non dimentichiamoci di quanto si integrano bene con le DAW. iCON ci ha messo un bel po’ di impegno per far sì che i suoi controller parlino la stessa lingua dei software che usiamo di più: Logic Pro X, Ableton Live, Cubase, Studio One, Pro Tools (tramite HUI/MCU) e altri.

Spesso ti danno anche delle “mappe” preimpostate e delle modalità dedicate per farli funzionare al meglio insieme. E il loro software, iMap, è fondamentale per far comunicare tutto e per personalizzare i comandi.

Molti controller iCON sono anche compatti, quindi non ti occupano mezza scrivania, il che è un bel vantaggio se hai uno studio piccolo. E alcune serie sono addirittura modulari, quindi puoi iniziare con pochi fader e poi aggiungerne altri se ti servono più canali.

La base di tutto, comunque, è darti un modo più intuitivo e “fisico” per interagire con l’audio digitale. Invece di smanettare solo con il mouse, puoi alzare un fader con la mano, girare una manopola per l’EQ… e questo spesso ti fa lavorare in modo più creativo e ti stacca un po’ dallo schermo.

Quali sono le serie di controller iCON più famose?

Ce ne sono diverse, ognuna con le sue caratteristiche:

La serie Platform (tipo la M+ e la X+) è molto popolare, soprattutto perché è modulare e puoi espanderla. Ha i fader motorizzati che si muovono da soli quando lavori con l’automazione, le manopole che girano all’infinito e hanno anche la funzione di pulsante, un sacco di pulsanti illuminati per controllare le tracce, l’automazione, il trasporto e altro ancora. Sopra ogni fader ci sono dei piccoli display LCD che ti dicono il nome della traccia o il valore del parametro. C’è anche la jog wheel per navigare nella timeline e gli ingressi per i pedali se vuoi controllare la registrazione a mani libere. E il software iMap ti permette di mappare tutto come ti pare. Se poi ti servono più fader, puoi aggiungere delle unità di espansione.

La serie Qcon (tipo la Pro X e la G2) è più simile a una console vera e propria, con più fader e un layout più completo. Hai più fader motorizzati per controllare più canali contemporaneamente, un sacco di manopole, spesso con sezioni dedicate per l’EQ, la dinamica e le mandate effetti. I pulsanti sono tanti e raggruppati in modo logico per le varie funzioni della DAW. C’è uno schermo LCD più grande che ti dà più informazioni e ti aiuta a navigare nel software, i controlli di trasporto completi, la jog wheel e, su alcuni modelli, anche un meter bridge per vedere i livelli delle tracce. Ovviamente c’è sempre il software iMap per la personalizzazione.

La serie i (tipo la iCreative HDR) a volte è più orientata a flussi di lavoro specifici, come l’editing video, ma puoi usarla anche per l’audio. Potresti trovarci trackball, jog/shuttle wheel e layout di pulsanti un po’ diversi.

E poi c’è la serie Nano, che è l’alternativa iCON al famoso NanoKontrol2, con controller più piccoli ed economici per il controllo MIDI di base e le funzioni di trasporto.

Il software iMap è la chiave di tutto:

Questo software ti permette di far comunicare il controller con la tua DAW e i tuoi plugin. Puoi assegnare ogni controllo fisico a un messaggio MIDI CC specifico, crearti le tue configurazioni personalizzate per ogni software o plugin, usare le “mappe” preimpostate che spesso ti danno, personalizzare la funzione di ogni pulsante e impostare i valori minimi e massimi per le manopole e i fader.

I punti di forza dei controller iCON?

Sicuramente l’ottimo rapporto qualità-prezzo. Ti danno un sacco di controllo fisico a un costo competitivo. Hanno un buon numero di fader, manopole e pulsanti per smanettare con la tua DAW. Si integrano bene con i software più usati. Alcune serie sono modulari, quindi puoi espandere la tua superficie di controllo. E con iMap puoi personalizzare tutto come ti serve. Infine, molti modelli sono abbastanza compatti.

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