Desmond child

Desmond Child:Grandi produttori del nostro tempo:

Desmond Child è una di quelle figure che, nel mondo della musica, ha lasciato un’impronta gigantesca, anche se magari il suo nome non è sempre sulla bocca di tutti come quello delle rockstar che ha contribuito a lanciare.

Parliamo di un cantautore e produttore di origine cubana, che ogni tanto si è anche messo in gioco come artista, e che ha davvero segnato a fuoco il rock, il pop e la musica latina.

È considerato uno dei più prolifici e di successo tra gli autori degli ultimi decenni, uno che ha scritto un’infinità di hit da classifica per un sacco di artisti che sono diventati delle vere icone.

Child ha iniziato il suo percorso mettendosi in proprio, fondando una band che si chiamava Desmond Child & Rouge verso la fine degli anni ’70.

Erano un quartetto vocale che sfornava armonie complesse e dove si intravedeva già il suo talento come autore…nonostante non abbiano sfondato a livello mondiale, si sono creati un bel seguito di fan e il singolo “Our Love Is Insane” è stato un piccolo successo, con una linea di basso che ti rimane in testa. Quel periodo è stato fondamentale per affinare le sue abilità e preparare il terreno per la sua futura carriera di autore per altri.

La prima grande svolta come cantautore è arrivata nel 1979 quando ha messo lo zampino in “I Was Made for Lovin’ You” per i KISS.

Quella canzone disco-rock è diventata una hit mondiale e gli ha aperto le porte per lavorare con altre band rock, ed ha continuato a collaborare con i KISS su brani come “Heaven’s on Fire” e “Let’s Put the X in Sex”.

Poi, a metà degli anni ’80, è iniziata una collaborazione super fruttuosa con i Bon Jovi con i quali Child ha co-scritto alcuni degli inni più famosi e immortali della band, tipo “You Give Love a Bad Name”, “Livin’ on a Prayer”, “Bad Medicine” e “Born to Be My Baby”.

Queste canzoni sono state cruciali per far diventare i Bon Jovi delle superstar e hanno consolidato la fama di Child come “sforna-hit”.

Ha avuto un sodalizio di successo anche con gli Aerosmith tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, co-scrivendo brani come “Dude (Looks Like a Lady)”, “Angel”, “What It Takes” e “Crazy”.

Queste canzoni hanno dato una nuova vita alla carriera degli Aerosmith, facendoli conoscere a una nuova generazione di fan.

Ha anche co-scritto “I Hate Myself for Loving You” per Joan Jett & the Blackhearts, un altro classico rock intramontabile ed ha messo la sua firma anche su ballate di successo come “How Can We Be Lovers?” per Michael Bolton, dimostrando che non era solo un mago dell’hard rock.

Persino con Cher ha collaborato, contribuendo all’album del 1987 con pezzi come “We All Sleep Alone” e “Just Like Jesse James”.

Verso la fine degli anni ’90, Child si è lanciato con successo nel mondo della musica latina, in particolare con Ricky Martin, con il quale ha co-scritto e prodotto successi globali come “Livin’ la Vida Loca” e “The Cup of Life”, pezzi che hanno fatto esplodere il pop latino a livello mondiale, oltre ad altri brani.

Ha messo lo zampino anche in brani di altri artisti pop, come “Waking Up in Vegas” di Katy Perry, o collaborazioni con Kelly Clarkson, Carrie Underwood e Hanson.

Il catalogo di Desmond Child è sterminato e include collaborazioni con un’incredibile varietà di artisti di generi diversi, tra cui Alice Cooper (“Poison”, “House of Fire”), Meat Loaf, Scorpions, Cyndi Lauper, Barbra Streisand, Kissin’ Dynamite, Zedd e Ava Max (“Kings & Queens”).

I riconoscimenti non sono mancati: nel 2008 è entrato nella Songwriters Hall of Fame, una prova del suo enorme contributo alla musica.

Ha anche co-fondato la Latin Songwriters Hall of Fame nel 2012, di cui è Presidente Emerito, ed è stato inserito anche lì nel 2022.

Ha collezionato un sacco di Grammy Awards e nomination, addirittura, “Livin’ la Vida Loca” è stata inserita negli Archivi Nazionali della Biblioteca del Congresso per la sua importanza culturale, e “Livin’ On A Prayer” ha superato un miliardo di stream su Spotify.

Desmond Child è famoso per la sua capacità di creare melodie che ti entrano in testa, ritornelli che diventano inni e testi che toccano le corde giuste, arrivando a un pubblico vastissimo.

Ha un talento incredibile nel capire cosa cerca un artista e aiutarlo a creare musica che abbia successo commerciale ma che sia anche artisticamente valida.

La sua influenza sul rock e sul pop è innegabile, e le sue canzoni continuano a essere ascoltate e amate ovunque,tanto che spesso lo chiamano il “dottore delle canzoni” per la sua abilità nel dare nuova linfa alle carriere e sfornare un successo dopo l’altro.

Negli ultimi anni, Child si è buttato anche nel mondo dei musical teatrali e ha pubblicato la sua autobiografia, “Livin’ on a Prayer: Big Songs Big Life”, scritta a quattro mani con David Ritz.

È ancora oggi una figura attiva e di grande peso nell’industria musicale.

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