Tastiere midi: guida all acquisto!
Hai bisogno di una master keyboard per iniziare a comporre i tuoi brani? Ottima idea! È un passo fondamentale per chiunque voglia fare musica in digitale, che sia un produttore o un tastierista. La master keyboard, o controller MIDI, non produce suoni da sola, ma è il tuo ponte tra le dita e il software: invia messaggi MIDI al tuo programma, alla tua DAW, o a sintetizzatori hardware, permettendoti di controllare strumenti virtuali e esterni. Vediamo un po’ come scegliere quella giusta per te.
Ci sono alcune cose chiave da considerare per non sbagliare acquisto.
Prima di tutto, il numero di tasti. Se hai poco spazio o ti muovi spesso, una tastiera da 25 o 32 tasti è compatta e portatile. È perfetta per tirare fuori idee al volo, controllare i parametri degli effetti o far partire i suoni. Però, per suonare parti di pianoforte complesse, ti sentirai un po’ limitato. Una tastiera da 49 tasti è un buon compromesso tra portabilità e suonabilità, ti permette di suonare accordi e melodie con entrambe le mani in modo più comodo. Se hai una formazione pianistica o ti servono più note, vai su una 61 tasti, che ti dà un’estensione maggiore. E se sei un pianista vero e proprio e vuoi il feeling di un pianoforte acustico con tutte le sue note, una 88 tasti è la dimensione standard e la scelta obbligata.
Poi c’è il tipo di tastiera, cioè come si sentono i tasti sotto le dita. La synth-action è leggera e veloce, perfetta per suonare parti di sintetizzatore, drum machine e percussioni. Non offre molta resistenza. La semi-weighted è un bel compromesso, ti dà una leggera resistenza, un po’ come un pianoforte, ma rimane veloce per diversi stili. Se cerchi il feeling di un pianoforte vero, con la sua resistenza e una risposta dinamica super precisa, ti serve una tastiera weighted (o hammer-action). Ci sono diverse gradazioni, ma è essenziale per i pianisti.
Non dimenticare i controlli aggiuntivi. Le manopole (knobs) sono utilissime per controllare i parametri dei synth, gli effetti, i livelli di mixaggio e l’automazione. Gli slider o fader sono simili e spesso usati per i volumi o gli invii di effetti. I pads (drum pads) sono quei tasti quadrati sensibili al tocco, perfetti per suonare percussioni, far partire campioni o lanciare clip in programmi come Ableton Live. I pulsanti li puoi assegnare a un sacco di funzioni, come cambiare ottava, play/pause, registrare. Le pitch bend e modulation wheel/strip sono essenziali per modulare l’intonazione e altri parametri in tempo reale. Alcune tastiere hanno delle touch strip, delle strisce sensibili al tocco che puoi assegnare a diverse funzioni. E non sottovalutare gli ingressi per pedali: il pedale di sustain è fondamentale per i pianisti, e a volte trovi anche l’ingresso per un pedale di espressione per controllare wah-wah o volume. Infine, un piccolo display LCD può essere utile per avere sott’occhio le informazioni sui parametri che stai controllando.
Per la connettività, l’USB è lo standard per collegare la tastiera al computer e spesso per l’alimentazione. L’uscita MIDI out ti serve per collegare la tastiera a sintetizzatori hardware o altri dispositivi MIDI esterni. L’ingresso MIDI in è meno comune, ma può essere utile per certi collegamenti.
Molte master keyboard, specialmente per i principianti, vengono vendute con del software in bundle, tipo versioni “Lite” di DAW, strumenti virtuali o pacchetti di suoni. Questo può essere un bel valore aggiunto.
Infine, pensa alle dimensioni e alla portabilità: hai spazio nel tuo studio? Devi portarla spesso in giro? E, ovviamente, il budget: le master keyboard MIDI hanno prezzi che vanno da poche decine a centinaia di euro. Definisci il tuo limite prima di iniziare la ricerca.
Ci sono un sacco di marche valide sul mercato. Akai Professional è famosa per le sue serie MPK Mini e MPK, che combinano tastiera, pad in stile MPC e manopole/fader, ottime per fare beat e controllare parametri. Native Instruments, con la serie Komplete Kontrol, offre un’integrazione profonda con i loro software e dei display fighi che ti mostrano scale, arpeggi e zone chiave. Novation è apprezzata per le sue Launchkey e Impulse, che si integrano benissimo con Ableton Live e altre DAW. Arturia, con le serie KeyStep e KeyLab, ti offre tastiere con sequencer e arpeggiatori integrati, e la KeyLab MkII è super versatile. M-Audio è una scelta popolare per i principianti, offre un buon rapporto qualità-prezzo con serie come Keystation e Hammer 88 (che ha i tasti pesati). Alesis propone opzioni economiche e portatili, come le serie Q Mini e V Mini, perfette per chi ha un budget limitato. Nektar è nota per l’ottima integrazione con diverse DAW, semplificando il controllo del software direttamente dalla tastiera (Impact LX+ e Panorama). Anche Roland e Yamaha producono master keyboard di alta qualità, spesso con tastiere dal feeling eccellente, soprattutto i modelli a 88 tasti. E se cerchi solo e soltanto una meccanica pesata di altissima qualità, Studiologic è specializzata in quello.
Se hai la possibilità, vai in un negozio di musica e prova le tastiere. È il modo migliore per sentire la meccanica e l’ergonomia. Poi, leggi recensioni e guarda video demo online: informati su cosa ne pensano gli altri e guarda come funzionano i modelli che ti interessano. Pensa a come lavori tu: il tuo workflow è importante, scegli una tastiera che si adatti al tuo modo di fare musica. Non fissarti solo sul numero di tasti: la qualità della tastiera e la presenza di controlli utili sono spesso più importanti. E pensa al futuro: se pensi di espandere il tuo setup, magari prendine una con più controlli e possibilità di collegamento.
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