Korg monologue

Korg monologue: una piccola bestia analogica!

Amici smanettoni dei synth, oggi vi parlo di questo piccolo mostro analogico monofonico, il Korg Monologue. Uscito nel 2017, ha subito fatto capire di non essere la “sorellina scema” del Minilogue. Anzi, il fatto che ci abbia messo le mani niente meno che Richard D. James, aka Aphex Twin, gli ha dato subito un’aria da strumento serio, pensato per chi ama sperimentare con i suoni. Anche se l’idea di base ricorda il Minilogue, il Monologue ha un cuore analogico tutto suo e delle caratteristiche uniche che lo rendono uno strumento con una bella personalità.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa ci offre questo piccolo diavolo:

Il Cuore è tutto Analogico:

Dentro ci troviamo due oscillatori (VCO) belli tosti:

Il VCO1 ci regala onde a dente di sega, triangolare e quadra, con una manopola “Shape” per modificarle ancora di più (larghezza d’impulso per la quadra, una specie di “piegatura” armonica per le altre).

Il VCO2 non è da meno, con dente di sega, triangolare e rumore. Ha il suo selettore di ottava e una manopola “Pitch” dedicata per intonazioni precise. E qui arrivano le chicche: il “Sync” per farlo suonare all’unisono col VCO1 creando timbri complessi e ricchi di armoniche, e il “Ring Modulation” per quei suoni metallici e un po’ “alieni”. Anche lui ha la sua manopola “Shape”. Poi c’è il Mixer, con le sue belle manopole per bilanciare il volume dei due VCO. E attenzione, c’è pure un ingresso audio esterno se vogliamo far passare un altro strumento attraverso il filtro e la sezione “Drive” del Monologue.

Il Filtro (VCF) è tostissimo! Un passa-basso a due poli (12dB/ottava) in stile Korg-35, lo stesso che trovavamo sul mitico MS-20. Questo filtro è famoso per il suo carattere aggressivo e per come pompa le basse frequenze. Ovviamente abbiamo le manopole per il “Cutoff” (la frequenza dove il filtro inizia a tagliare) e la “Resonance” (l’enfasi sulla frequenza di taglio, che può anche auto-oscillare creando dei fischi pazzeschi).

Per controllare l’evoluzione del suono nel tempo, abbiamo un Generatore di Inviluppo (EG) bello versatile: un classico A/D (Attack/Decay) con le opzioni A/G/D (Attack/Gate/Decay) e solo G (Gate). Possiamo usarlo per controllare il volume (VCA) o la frequenza del filtro. E abbiamo le manopole per l'”Attack”, il “Decay”, l'”Int” (l’intensità della modulazione) e il “Target” (a cosa applichiamo la modulazione: Pitch, Pitch 2, Cutoff).

L’Amplificatore (VCA) è semplice, controllato dall’inviluppo per dare dinamica al suono.

E per le modulazioni lente e cicliche, c’è l’Oscillatore a Bassa Frequenza (LFO) con onde a dente di sega, triangolare e quadra. Ha tre modalità fighe: “Fast”, “Slow” e “1-Shot” (che lo trasforma in un inviluppo extra!). Ovviamente abbiamo le manopole per la “Rate” (la velocità), l'”Int” (l’intensità) e il “Target” (a cosa applichiamo la modulazione: Pitch, Shape, Cutoff). La cosa pazzesca è che l’LFO può andare anche a frequenze audio, aprendo un mondo di modulazioni complesse e timbri un po’ “fuori di testa”.

Il Cervello Ritmicamente Creativo: Sequencer e Motion Sequence:

Abbiamo un Sequencer a 16 Step Monofonico che ci permette di registrare sequenze di note in tempo reale o passo-passo.

Ma la vera chicca è la Motion Sequence, una funzione potente ereditata dalle Electribe di Korg. Possiamo registrare e riprodurre fino a quattro parametri diversi (tipo il Cutoff, la Resonance, lo Shape) per ogni step della sequenza. Questo aggiunge un livello di animazione e dinamica alle nostre sequenze che è davvero notevole.

Poi abbiamo le funzioni Key Trigger/Hold per controllare l’inizio e la durata delle note nel sequencer, e un selettore Motion/Slide/Note per diverse modalità di step, inclusa la possibilità di creare delle “slide” tra le note.

L’Tocco “Aphexiano”: Microtuning:

Questa è una caratteristica distintiva, frutto della collaborazione con il maestro Aphex Twin. Il Monologue ci offre ben 32 impostazioni di microtuning, con 20 preset già pronti, 6 scale utente e 6 ottave utente. Possiamo accordare ogni singola nota della tastiera individualmente, aprendo un universo di scale non convenzionali e suoni super sperimentali.

Interfaccia e Controlli: Tutto Sotto Mano:

Abbiamo una tastiera a 25 tasti slim-key sensibili alla velocity, compatta ma reattiva, perfetta per linee di basso incisive, lead melodici e sequenze ritmiche. L’estensione da Mi a Mi è pensata per essere intuitiva anche per chitarristi e bassisti.

La figata è che la maggior parte dei parametri ha la sua manopola e il suo interruttore dedicato, quindi possiamo interagire direttamente con il suono in modo immediato.

C’è anche uno Slider versatile che possiamo assegnare a diversi parametri per un controllo espressivo in tempo reale.

E il Display OLED con Oscilloscopio in Tempo Reale è una chicca! Ci mostra la forma d’onda del suono, come cambia il filtro e le modulazioni, dandoci un feedback visivo prezioso mentre creiamo i nostri suoni.

Connessioni: Un Mondo di Possibilità:

Abbiamo l’uscita cuffie, l’uscita audio mono, l’ingresso audio per processare segnali esterni, il Sync In/Out per collegarlo ad altri strumenti Korg come Volca, Minilogue e SQ-1, le porte MIDI In/Out standard e la porta USB Type B per la comunicazione MIDI via USB e per collegarlo al software gratuito Sound Librarian di Korg per gestire i preset. E per l’alimentazione possiamo usare 6 pile AA o un alimentatore AC opzionale.

Come Suona ‘Sta Bestia?

Il Korg Monologue è famoso per il suo suono potente e aggressivo, particolarmente efficace per bassi profondi e incisivi, lead taglienti e suoni percussivi e ritmici. Il filtro in stile MS-20 gli dà quel carattere sonoro un po’ “ruvido”. La sezione “Drive” aggiunge ancora più distorsione e armoniche per suoni super saturi. La flessibilità della modulazione e del sequencer, unita alle capacità di microtuning, lo rendono uno strumento versatile per un sacco di generi musicali, dall’elettronica sperimentale alla techno, all’industrial e oltre.

Tirando le Somme:

Il Korg Monologue è un sintetizzatore analogico monofonico con un carattere sonoro distintivo e potente, un sequencer avanzato con motion sequence, capacità di microtuning uniche e un’interfaccia intuitiva e diretta. La sua compattezza, la possibilità di alimentazione a batteria e il prezzo accessibile lo rendono uno strumento figo sia per chi inizia che per i musicisti esperti che cercano un synth monofonico con una forte personalità e un sacco di possibilità per creare suoni unici e incisivi. È uno strumento che ti spinge a esplorare il suono e a creare timbri che non hai mai sentito prima.

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