Amici metallari, c’è questa storia un po’ particolare che sta facendo discutere i fan dei Ghost e non solo, riguardo ai telefoni ai loro concerti. Praticamente, da quest’anno, dal loro tour del 2025, la band svedese ha deciso di adottare una politica “concerto senza telefoni”, chiedendo a tutti i presenti di mettere i loro cellulari in delle custodie sigillate della Yondr per tutta la durata dello show.
Il cantante dei Ghost, Tobias Forge, ha spiegato più volte il perché di questa scelta:
Dice che si è accorto che il pubblico era molto più coinvolto e si divertiva di più durante quei due concerti a Los Angeles nel 2023 dove avevano già provato una cosa simile, perché stavano filmando per il loro film-concerto “Rite Here Rite Now”. E a lui piacerebbe ricreare quell’atmosfera in tutti i loro live.
Forge vorrebbe che i fan si godessero appieno il momento, che fossero lì dentro con la musica e con la band, invece di guardare tutto attraverso uno schermo. Ha paragonato l’esperienza di un concerto a un momento intimo, e l’idea di vedere un sacco di gente che filma in continuazione lo trova “irritante”.
Però, ha anche chiarito che non è una questione di diritti d’autore o perché la band non vuole che i fan facciano video. Anzi, i telefoni si possono usare tranquillamente fuori dall’area del concerto.
Ma come funziona ‘sta storia del “senza telefoni”?
All’ingresso, ti danno queste custodie Yondr dove devi mettere dentro il telefono e anche lo smartwatch. Queste custodie si chiudono con una specie di magnete e le puoi riaprire solo in delle stazioni apposite che si trovano fuori dalla zona del concerto. Tu ti tieni il telefono sigillato addosso per tutto il tempo, e se proprio ti serve (tipo per una chiamata urgente), devi uscire dall’area del concerto per sbloccarlo.
E i fan come l’hanno presa? Beh, le reazioni sono state un po’ un misto:
C’è chi è contento, perché dice che finalmente ci si può godere un concerto senza la distrazione continua degli schermi, e che ci si sente più dentro la musica e lo spettacolo. Qualcuno l’ha descritta come un “ritorno al passato”, quando i concerti si vivevano in modo più diretto e tutti insieme. E c’è anche chi pensa che senza tutte quelle riprese amatoriali di bassa qualità, l’esperienza visiva del concerto ne guadagni.
Però, c’è anche chi non l’ha presa benissimo. Alcuni si sentono limitati nella loro libertà di farsi dei ricordi personali con foto e video. Altri si preoccupano per la sicurezza, pensando che in caso di emergenza dentro al locale non sia facile comunicare. Anche se, va detto, la band ha previsto la possibilità di uscire per usare il telefono in caso di necessità medica. E poi ci sono state segnalazioni di code lunghe e ritardi all’ingresso in alcuni concerti, proprio per via del tempo che ci vuole a sigillare tutti i telefoni. Questa è stata una delle critiche più grosse dei fan. E qualcuno è dispiaciuto perché non ci saranno tanti nuovi video e foto amatoriali dei concerti da condividere online.