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Pro Tools: La DAW per eccellenza:

pro tools windows

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Se pensi al mondo della registrazione audio professionale, Pro Tools è un nome che viene fuori spesso, quasi un punto di riferimento per chi fa sul serio con la musica, il cinema, la televisione. 

È un programma, una DAW come la chiamano, sviluppata da Digidesign nei primi anni 90 e poi acquistata da Avid Technology, ed è considerata da molti uno standard, un po’ come dire che se lavori nell’audio, probabilmente a un certo punto ci hai avuto a che fare. 

È talmente versatile e pieno di funzioni che ci fai di tutto: registri, editi, mixi e fai anche il mastering. Insomma, uno strumento potente nelle mani di musicisti, tecnici del suono, produttori e chi lavora con l’audio per film e serie tv.

La sua storia inizia alla fine degli anni ’80 con una compagnia che si chiamava Digidesign, fondata da, Evan Brooks e Peter Gotcher. 

Il loro primo successo è stato un software per editare i suoni campionati, si chiamava Sound Designer, poi hanno sviluppato Sound Tools, un sistema per editare l’audio digitale su più tracce che, insieme a delle schede hardware dedicate, ha messo le basi per quello che poi è diventato Pro Tools.

La vera svolta è arrivata nel 1991 con l’introduzione di Pro Tools, un sistema completo che univa hardware e software per registrare, editare e mixare l’audio su più tracce contemporaneamente. 

Negli anni, Pro Tools è cresciuto tantissimo, diventando sempre più potente, flessibile e pieno di funzioni utili, fino a che Avid Technology ha comprato Digidesign nel 2010, e la sua posizione nel mercato professionale si è fatta ancora più solida.

Ma cosa ci puoi fare, concretamente, con Pro Tools? Beh, tanto per cominciare, puoi registrare l’audio su un sacco di tracce contemporaneamente, la qualità è alta e supporta diverse velocità di campionamento e profondità di bit, per un suono il più fedele possibile. Poi, quando editi l’audio, la cosa figa è che non distruggi mai il file originale sul disco rigido. Tutte le modifiche che fai (tagliare, copiare, incollare, fare dissolvenze) sono reversibili in qualsiasi momento.

Un’altra cosa importante è che Pro Tools ti permette di usare effetti come equalizzatori, compressori, riverberi e delay in tempo reale, mentre stai registrando o mixando.

Supporta diversi formati di plug-in, anche se il suo formato principale è l’AAX, e quando devi mixare, hai a disposizione un mixer virtuale con tutti i controlli che ti aspetteresti: fader, pan, mandate per gli effetti, inserti per i plug-in e un sacco di opzioni per mandare il segnale dove ti serve.

 C’è anche un sistema di automazione completo, che ti permette di registrare e far rifare al programma le modifiche che fai ai parametri del mixer e degli effetti nel tempo.

Ma Pro Tools non è solo audio, ci puoi fare anche cose con il MIDI, quel linguaggio che usano gli strumenti musicali elettronici. Puoi registrare, editare e far suonare dati MIDI, e hai un sacco di strumenti per manipolare le note, la “forza” con cui vengono suonate, i controlli e altri parametri MIDI.

Una delle sue caratteristiche distintive è la sua stretta integrazione con l’hardware audio di Avid, come le interfacce audio e le schede DSP (quelle che aiutano il computer a elaborare il suono). I sistemi Pro Tools | HDX e Pro Tools | HD Native offrono una potenza di calcolo dedicata e una latenza quasi inesistente, cosa fondamentale per i lavori professionali, anche se da qualche anno a questa parte puoi usare Pro Tools con schede audio di altre marche, tramite dei driver appositi.

Nelle versioni più recenti, hanno anche aggiunto delle funzioni per collaborare online, permettendo a più persone di lavorare sullo stesso progetto anche se si trovano in posti diversi.

E poi c’è tutto il mondo della post-produzione audio per film e televisione, dove Pro Tools è praticamente uno standard, con strumenti avanzati per editare i dialoghi, creare effetti sonori, fare il Foley (i rumori che vengono aggiunti in post-produzione), mixare l’audio surround e integrarsi con i programmi per montare i video, e supporta anche i formati audio multicanale e i modi di lavorare specifici per il cinema e la tv.

Oltre a quello che c’è già dentro Pro Tools, ci sono un sacco di aziende che fanno plug-in di effetti e strumenti virtuali (sintetizzatori, campionatori) che si integrano perfettamente con il programma, espandendo enormemente le sue possibilità sonore.

Infine, Pro Tools è pensato per farti lavorare in modo veloce ed efficiente, con un sacco di strumenti e scorciatoie da tastiera che ti permettono di fare le cose con precisione e senza perdere tempo.

Avid offre diverse versioni di Pro Tools, pensate per diverse esigenze e budget. 

C’è Pro Tools Artist, la versione base, ottima per chi inizia, Pro Tools Studio, una via di mezzo adatta a musicisti, produttori e piccoli studi, ed infine Pro Tools Ultimate, la versione completa e più potente, per i professionisti dell’audio, i grandi studi e la post-produzione, con il massimo numero di tracce e funzioni avanzate per l’audio surround e il lavoro collaborativo.

Quali sono i punti di forza di Pro Tools? Beh, prima di tutto, è uno standard nell’industria, quindi se lo impari, è più facile collaborare con altri studi e professionisti, è potente e flessibile, ci fai qualsiasi cosa ti venga in mente con l’audio. 

Se hai un computer e un hardware compatibili, è anche molto affidabile e stabile, anche in situazioni di lavoro intenso. 

La stretta integrazione con l’hardware Avid ti dà prestazioni ottimali e un ritardo quasi nullo, ed in più c’è una grande comunità di utenti e un sacco di supporto tecnico e materiale per imparare.

Certo, ha anche i suoi punti deboli, in primis il costo dele versioni complete e l’hardware Avid, soprattutto per chi è alle prime armi o ha un budget limitato.

L’interfaccia e la quantità di funzioni possono richiedere un po’ di tempo per essere padroneggiate, e Pro Tools può essere esigente con le risorse del computer, quindi ti serve un hardware potente per farlo girare bene. 

Infine, il modello di licenza ad abbonamento per alcune versioni può non piacere a tutti.

Nonostante tutto, Pro Tools rimane una delle DAW più potenti e versatili in circolazione, mantenendo la sua posizione di standard nel mondo dell’audio professionale.

La sua quantità di funzioni, la sua affidabilità e la sua integrazione con l’hardware lo rendono una scelta eccellente per chi lavora seriamente con l’audio, dalla produzione musicale al cinema.

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