Se dobbiamo parlare di interfacce audio professionali, un nome che salta subito all’orecchio è RME. Questi signori fanno delle schede audio che sono dei veri e propri muli da lavoro, super affidabili e con una qualità audio che non scherza. Se fai sul serio con la musica, che sia registrare una band, fare un programma radio, sonorizzare un evento live o produrre musica elettronica, RME è una di quelle marche che ti fa dormire sonni tranquilli.
Ma cosa le rende così speciali queste RME?
Partiamo dalla cosa più importante: come suonano. Loro usano dei chip per convertire il suono analogico in digitale e viceversa che sono top di gamma. Questo vuol dire che quello che registri è esattamente quello che entra nel microfono o nello strumento, senza fronzoli o colorazioni strane. E quando ascolti, senti tutto il dettaglio, la trasparenza, proprio come dovrebbe essere. E poi c’è una cosa che si chiama SteadyClock, una tecnologia loro che tiene il tempo del suono digitale super preciso. Immagina una batteria che suona a tempo: se il “clock” non è buono, è come se ogni tanto perdesse un colpo. Con SteadyClock, tutto è granitico e il suono è bello focalizzato.
Anche come sono fatte non è roba da poco. Usano componenti di alta qualità, pensati per durare e per essere maltrattati (nei limiti, ovviamente). Non sono quelle schede audio delicate che devi tenere sotto una campana di vetro.
E poi c’è il software, TotalMix FX. Questo è un vero e proprio coltellino svizzero. Ti permette di mandare qualsiasi suono da dove vuoi a dove vuoi, che sia un microfono che va alle cuffie, la chitarra che va a un effetto esterno e poi torna nel computer, le spie sul palco… Insomma, un casino di possibilità per gestire il suono come ti pare. E non finisce qui: molte RME hanno anche degli effetti incorporati, grazie a un chip DSP interno. Hai equalizzatori, compressori, riverberi, delay… e la cosa figa è che li usi senza appesantire il computer.
E per finire, se hai bisogno di vedere i livelli del suono o analizzare le frequenze, TotalMix FX ti dà anche dei meter super precisi e degli analizzatori di spettro.
RME fa un sacco di modelli diversi, per tutte le tasche e per tutte le esigenze:
Ci sono le interfacce da scrivania, come le Babyface, le Fireface UC e le Fireface UFX III. Sono piccole ma potenti, perfette se hai uno studio di medie dimensioni o se devi portarti l’attrezzatura in giro.
Poi ci sono quelle da mettere nel rack, come le Fireface UFX+, le Fireface 802 e le MADIface XT. Queste hanno un sacco di ingressi e uscite, a volte anche con una connessione speciale chiamata MADI che ti permette di gestire tantissimi canali audio. Ideali per studi grossi, radio o concerti.
E ci sono anche le schede PCI Express, quelle che si mettono dentro il computer, come le HDSPe AIO Pro e le HDSPe MADI FX. Queste vanno fortissimo e hanno una latenza bassissima, perfette se usi tanti effetti in tempo reale.
Infine, fanno anche dei convertitori (per trasformare l’analogico in digitale e viceversa) e dei preamplificatori per microfoni di alta qualità, che puoi usare da soli o insieme ad altre schede audio.
Ma perché uno dovrebbe scegliere RME?
Beh, se vuoi una scheda audio che funzioni sempre, senza darti mai problemi di driver o di compatibilità, RME è una garanzia. Il suono è di altissimo livello, quindi se hai bisogno di sentire ogni sfumatura, vai sul sicuro. E poi la flessibilità del software è qualcosa di incredibile. La latenza è bassissima, quindi puoi registrare e usare effetti in tempo reale senza ritardi fastidiosi. E una cosa che non tutti fanno è che RME continua ad aggiornare i driver e il software anche per i prodotti un po’ datati. Non ti abbandonano dopo due anni!
Insomma, RME non è la marca più economica sul mercato, ma se fai sul serio con l’audio, sono soldi ben spesi. Ti danno qualità, affidabilità e una flessibilità che ti permette di fare praticamente qualsiasi cosa con il suono.