Site icon MondoSuono

SSL channel six: Preamplificatore serie 500.

SSl official page

SSl official page

Amici tecnici del suono e produttori, buttiamo un occhio a questo piccolo gioiello della SSL, l’Channel Six in formato Serie 500. Diciamocelo subito, in una scatoletta così compatta hanno messo dentro un bel pezzo della tecnologia delle loro famosissime console SuperAnalogue™. Praticamente è come avere una fetta di channel strip della SiX, la loro console da tavolo che va alla grande, ma in un modulo che puoi infilare nel tuo rack Serie 500. Un vero asso nella manica per registrare e, perché no, anche per fare un po’ di mixaggio.

Il cuore pulsante di questo modulo è il preamplificatore microfonico SSL SuperAnalogue™. Ragazzi, qui non si scherza. È lo stesso design a bassissimo rumore e con un’ampia gamma di guadagno che trovate sulla SiX e che deriva direttamente dai pre delle console SSL più grosse, tipo la Duality e la AWS. È un pre che fa il suo lavoro in modo pulito e con una bella botta, quindi va bene un po’ per tutte le sorgenti sonore.

Parlando di numeri, il guadagno va da +6 a +72 dB per i microfoni e da -3 a +63 dB per i segnali di linea. L’EIN (il rumore di fondo equivalente) è super basso, di solito intorno ai -129 dB, roba da preamplificatori di fascia alta. E la THD+N (distorsione armonica totale più rumore) è praticamente inesistente, sotto lo 0.0015%, quindi il segnale passa bello pulito e trasparente. Il CMRR (il rapporto di reiezione di modo comune) è bello alto, sopra gli 80 dB per i microfoni e sopra i 70 dB per la linea, quindi il rumore indesiderato viene bellamente ignorato. Ovviamente c’è l’alimentazione Phantom +48V per i nostri amati condensatori e l’immancabile inversione di fase se dobbiamo risolvere problemi di polarità tra microfoni. Ah, c’è anche un filtro passa-alto commutabile a 12 dB per ottava a 75 Hz, utilissimo per tagliare via il rumble e le basse frequenze che non ci servono.

Una figata è l’ingresso di linea TRS sul pannello frontale con l’interruttore Hi-Z da 1 megaohm. Questa è una manna dal cielo se devi attaccare al volo una chitarra o un basso senza dover tirare fuori una DI box. L’impedenza alta è perfetta per i pickup passivi. E se non hai uno strumento, puoi usarlo come un normale ingresso di linea.

Poi c’abbiamo un EQ a due bande in stile classico SSL. Sembra semplice, solo alti e bassi, ma è super efficace. Per gli alti (HF) hai uno shelving a 3.5 kHz con +/- 15 dB di guadagno, ma puoi anche switcharlo in una curva a campana centrata a 5 kHz. Per i bassi (LF) è la stessa cosa, shelving a 60 Hz con +/- 15 dB, commutabile in campana a 200 Hz. Ogni banda ha il suo interruttore per scegliere tra campana e shelving e un bypass per togliere l’EQ se non ti serve. Dicono che questo EQ sia molto musicale e ad ampio raggio, perfetto per dare una leggera forma al suono della sorgente.

E dulcis in fundo, il compressore canale “one knob”. Una sola manopola, rapporto fisso di 4:1 e una soglia che va da -9 dB a +17 dB. Semplice, no? Usa un circuito feed-forward e ha tempi di attacco e rilascio che si adattano al segnale, con anche un guadagno di compensazione automatico per mantenere il livello di uscita costante. C’è anche un piccolo VU meter a tre LED per vedere quanto sta comprimendo. Anche se è basilare, è pensato per darti un controllo dinamico efficace e musicale, specialmente per tenere a bada i picchi durante la registrazione.

E per tenere sempre d’occhio il livello, c’è un bel VU meter a cinque LED che ti dice a quanti dBu sta uscendo il segnale.

L’SSL Channel Six ti dà un pre pulito, silenzioso e con un sacco di gain, quindi va bene per un po’ tutti i microfoni e le sorgenti. Il design SuperAnalogue™ punta tutto sulla trasparenza e sul dettaglio. L’HPF è fondamentale per pulire le basse frequenze. L’EQ a due bande, anche se non ha mille controlli, è musicale e versatile grazie alla possibilità di scegliere tra shelving e campana. Il compressore a una manopola è facile da usare ma fa il suo lavoro per controllare la dinamica, e il guadagno automatico è una bella pensata. L’ingresso Hi-Z davanti è super comodo per registrare direttamente gli strumenti.

Insomma, l’SSL Channel Six è un modulo Serie 500 ben fatto che ti porta un pezzetto della leggenda SSL nel tuo rack. È apprezzato per il pre pulito, l’EQ utile e il compressore a una manopola che funziona sorprendentemente bene. Certo, l’EQ e il compressore non sono super completi come moduli dedicati, ma averli in una singola unità lo rende uno strumento versatile e che occupa poco spazio per registrare e dare quel tocco di “suono SSL” alla tua catena. E la sua semplicità d’uso e la solidità costruttiva non fanno che aumentare il suo appeal.

Exit mobile version