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Theremin: suono vintage diretto dal futuro!

theremin old image

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Esiste uno strumento musicale così unico e affascinante da sembrare quasi provenire da un altro mondo: il Theremin!

Immaginate qualcosa che non ha tasti, corde o bocchini, eppure si suona senza mai essere toccato! Fantascienza? No!

Visualizzate un’elegante scatola da cui spuntano due lunghe antenne. Avvicinando e allontanando le mani da queste antenne, il musicista, chiamato thereminista, crea melodie eteree e suoni che sembrano arrivare dallo spazio. È una danza silenziosa, quasi magica, tra l’esecutore e dei campi elettromagnetici invisibili.

Il cuore del Theremin è un circuito elettronico con due oscillatori ad alta frequenza. Uno di questi oscillatori ha una frequenza fissa, mentre l’altro varia a seconda di quanto la mano del thereminista si avvicina o si allontana dall’antenna verticale.

L’antenna verticale, quella per l’intonazione, è fondamentale. Quando la mano si avvicina, la sua capacità elettrica influenza l’oscillatore variabile, abbassandone la frequenza. Se invece la mano si allontana, la frequenza aumenta. La magia avviene quando la differenza tra le frequenze dei due oscillatori viene miscelata, producendo un segnale audio che rientra nella nostra gamma udibile. È questa differenza che crea la nota, controllata dal movimento della mano.

L’antenna orizzontale, invece, regola il volume. Avvicinando la mano a questa antenna, il volume diminuisce, mentre allontanandola aumenta.

Quindi, immaginate: con una mano “modellate” la melodia nello spazio, gestendo l’intonazione, e con l’altra regolate il volume, creando dinamiche uniche ed espressione. È un’esperienza incredibilmente viscerale e unica nel suo genere.

La Storia di un’Invenzione Rivoluzionaria

Il Theremin non è una novità. Fu inventato nel lontano 1919 dall’ingegnere russo Léon Theremin (il cui vero nome era Lev Sergeevič Termen). Lo presentò al pubblico nel 1920, e fu subito un successo clamoroso. Scatenò un’ondata di fascino tra scienziati, musicisti e il pubblico in generale, tutti attratti dalla sua natura insolita e dai suoi suoni così evocativi.

Negli anni ’20 e ’30, Theremin stesso fece diverse tournée in Europa e negli Stati Uniti, esibendosi e dimostrando le incredibili capacità del suo strumento. Fu proprio negli Stati Uniti che incontrò Clara Rockmore, una violinista talentuosissima che divenne una delle più grandi virtuose del Theremin. Clara elevò la tecnica esecutiva a livelli straordinari, dando allo strumento grande visibilità e credibilità. Grazie a lei, il Theremin divenne presto protagonista di colonne sonore cinematografiche e di audaci sperimentazioni musicali.

Il Suono Inconfondibile del Theremin

Il Theremin produce un suono inconfondibile: è ondulatorio, etereo e spesso viene descritto come “vocale” o addirittura “spaziale”. L’assenza di tasti o di qualsiasi punto di riferimento fisico per l’intonazione conferisce al suono una caratteristica unica: una continuità di altezza (glissando) incredibilmente fluida. Questo, sebbene sia affascinante, è anche estremamente impegnativo da controllare con precisione!

Il timbro può variare parecchio a seconda del modello di Theremin e delle impostazioni, ma ha spesso una qualità sinusoidale o può essere molto ricco di armoniche, a seconda di come sono stati progettati gli oscillatori interni.

Il Theremin nel Mondo della Musica e della Cultura Popolare

Nonostante la sua unicità, il Theremin non è mai diventato uno strumento mainstream. Però, ha lasciato un’impronta significativa in diversi ambiti della musica:

Musica Classica: Alcuni compositori classici hanno scritto brani proprio per il Theremin, sfruttando le sue sonorità così particolari.

Colonne Sonore: Il suo suono “spettrale” e misterioso lo ha reso una scelta popolare per le colonne sonore di film di fantascienza, horror e thriller classici, come “Ultimatum alla Terra” o “Io ti salverò”. È il suono dell’ignoto, della tensione, del fantastico.

Musica Elettronica: Non poteva mancare qui. Il Theremin è stato adottato da pionieri della musica elettronica come Jean-Michel Jarre e continua a essere usato da artisti contemporanei per creare suoni unici e sperimentali.

Pop e Rock: Anche se più raro, il Theremin ha fatto la sua comparsa in alcune canzoni pop e rock, aggiungendo un tocco inconfondibile. Pensate a “Good Vibrations” dei Beach Boys (anche se in quel caso fu usato un Electro-Theremin, uno strumento simile ma con un funzionamento leggermente diverso).

Cultura Popolare: È diventato un simbolo per eccellenza dei suoni “alieni” e futuristici, associato a film di fantascienza e programmi televisivi, consolidando la sua immagine di strumento quasi magico.

La Sfida di Suonare il Theremin

Suonare il Theremin è una sfida unica e richiede un talento non comune. Serve un orecchio musicale eccezionale, una grande sensibilità al movimento e una notevole capacità di controllo motorio fine. Non ci sono tasti o punti di riferimento visivi per l’intonazione, quindi il thereminista deve letteralmente “sentire” le note nello spazio, affidandosi alla propria memoria muscolare e al proprio orecchio per produrre melodie accurate. È pura maestria.

Il Theremin Oggi

Il Theremin si trova ancora, e sì, le edizioni vintage sono molto rare e sicuramente molto costose. Ma la buona notizia è che ci sono aziende, come ad esempio la Moog, che ne producono delle versioni più moderne e compatte. La cosa bella è che queste nuove versioni mantengono intatta la sonorità classica e quel feeling unico di questo strumento, senza compromessi.

In conclusione, il Theremin è un’invenzione affascinante che incarna un’interazione quasi magica tra l’uomo e la tecnologia. I suoi suoni eterei e unici continuano ad affascinare e ispirare musicisti e ascoltatori di tutto il mondo.

Un Theremin moog con design moderno.
Un altro Theremin moog, con design più classico.
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