Esiste uno strumento musicale davvero unico e affascinante, che sembra quasi provenire da un altro mondo,non ha tasti, corde o bocchini e si suona senza essere toccato?
Immagina un’elegante scatola con due antenne che spuntano. Avvicinando e allontanando le mani da queste antenne, il musicista, chiamato thereminista, crea melodie eteree e suoni spaziali. È una danza silenziosa tra l’esecutore e lo strumento, un’interazione magica con campi elettromagnetici invisibili.
Come funziona questa magia?
Il cuore del Theremin è un circuito elettronico che produce due oscillatori ad alta frequenza. Uno di questi oscillatori ha una frequenza fissa, mentre la frequenza dell’altro varia a seconda della distanza della mano del thereminista dall’antenna verticale (solitamente quella per l’intonazione).
Antenna verticale (intonazione): quando la mano si avvicina all’antenna, la sua capacità elettrica influenza l’oscillatore variabile, abbassandone la frequenza. Allontanando la mano, la frequenza aumenta. La differenza tra le frequenze dei due oscillatori viene miscelata e produce un segnale audio nella gamma udibile, la cui altezza (la nota) è controllata dal movimento della mano.
Antenna orizzontale (volume): l’antenna orizzontale controlla l’ampiezza (il volume) del suono. Avvicinando la mano a questa antenna, il volume diminuisce, mentre allontanandola aumenta.
Quindi, con una mano si “modella” la melodia nello spazio, controllando l’intonazione, e con l’altra si regola il volume, creando dinamiche ed espressione.
La sua storia affascinante:
Il Theremin fu inventato nel 1919 dall’inventore russo Léon Theremin (il cui vero nome era Lev Sergeevič Termen). Presentò il suo strumento al pubblico nel 1920 e presto divenne una sensazione, affascinando scienziati, musicisti e il pubblico in generale per la sua natura inusuale e i suoi suoni evocativi.
Negli anni ’20 e ’30, Theremin fece diverse tournée in Europa e negli Stati Uniti, esibendosi e dimostrando le capacità del suo strumento. Negli Stati Uniti, conobbe Clara Rockmore, una talentuosissima violinista che divenne una delle più grandi virtuose del Theremin, elevando la tecnica esecutiva a livelli straordinari.
Il suono unico del Theremin:
Il Theremin produce un suono ondulatorio, etereo e spesso descritto come “vocale” o “spaziale”. La mancanza di tasti o di punti di riferimento fisici per l’intonazione conferisce al suono una caratteristica continuità di altezza (glissando) molto fluida, che può essere sia affascinante che impegnativa da controllare con precisione.
Il timbro può variare notevolmente a seconda del modello di Theremin e delle impostazioni, ma spesso ha una qualità sinusoidale o ricca di armoniche, a seconda della forma d’onda generata dagli oscillatori.
Il Theremin nella musica e nella cultura:
Nonostante la sua unicità, il Theremin non è diventato uno strumento mainstream, ma ha lasciato un’impronta significativa in diversi ambiti:
Musica classica: alcuni compositori classici hanno scritto brani specificamente per il Theremin, sfruttando le sue sonorità particolari.
Colonne sonore: il suono “spettrale” e misterioso del Theremin lo ha reso una scelta popolare per le colonne sonore di film di fantascienza, horror e thriller classici (come “Ultimatum alla Terra” e “Io ti salverò”).
Musica elettronica: il Theremin è stato adottato da alcuni pionieri della musica elettronica e continua ad essere utilizzato da artisti contemporanei per creare suoni unici e sperimentali.
Pop e rock: anche se meno comune, il Theremin ha fatto la sua comparsa in alcune canzoni pop e rock, aggiungendo un tocco inconfondibile (si pensi a “Good Vibrations” dei Beach Boys, anche se in quel caso fu usato un Electro-Theremin, uno strumento simile ma con un funzionamento leggermente diverso).
Cultura popolare: il Theremin è diventato un simbolo di suoni “alieni” e futuristici, spesso associato a film di fantascienza e programmi televisivi.
Suonare il Theremin:
Suonare il Theremin è una sfida unica. Richiede un eccezionale orecchio musicale, una grande sensibilità al movimento e una notevole capacità di controllo motorio fine. Non ci sono tasti o punti di riferimento visivi per l’intonazione, quindi il thereminista deve “sentire” le note nello spazio e affidarsi alla propria memoria muscolare e al proprio orecchio per produrre melodie accurate.
In conclusione, il Theremin è un’invenzione affascinante che incarna un’interazione quasi magica tra l’uomo e la tecnologia, producendo suoni eterei e unici che continuano ad affascinare e ispirare musicisti e ascoltatori di tutto il mondo.