Un po’ di storia: Le Yamaha Ns 10 ed il perche’ sono diventate iconiche:
Le Yamaha NS-10 sono una coppia di monitor da studio passivi che, nonostante le loro controverse caratteristiche sonore, hanno acquisito uno status iconico e sono diventate uno standard de facto nell’industria discografica per decenni. La loro storia è un racconto affascinante di un altoparlante hi-fi domestico che, per caso e necessità, si è ritrovato a plasmare il suono di innumerevoli successi musicali.
Le Origini Come Altoparlanti Hi-Fi Domestici (Anni ’70):
Le Yamaha NS-10 non sono state originariamente progettate come monitor da studio professionali. Furono introdotte nel 1978 da Yamaha Corporation in Giappone come parte della loro linea di altoparlanti hi-fi domestici “Natural Sound” (da cui la sigla “NS”). L’obiettivo era offrire un suono chiaro e dettagliato per l’ascolto domestico.
Le caratteristiche principali del design originale includevano:
- Cabinet Sigillato (Closed-Box): Un design che, a differenza dei sistemi bass-reflex con porte, tende a offrire una risposta ai transienti più precisa e un roll-off delle basse frequenze più graduale.
- Woofer in Carta Non Trattata da 18 cm: Questo è l’elemento più distintivo delle NS-10. La membrana bianca del woofer, realizzata in pasta di cellulosa non trattata, era insolita per gli standard hi-fi dell’epoca, dove spesso si utilizzavano trattamenti per smorzare le risonanze.
- Tweeter a Cupola Morbida da 3.5 cm: Un tweeter che forniva una buona dispersione delle alte frequenze.
L’Adozione Imprevista negli Studi di Registrazione (Primi Anni ’80):
La transizione delle NS-10 da altoparlanti hi-fi domestici a monitor da studio è in gran parte attribuita a un paio di fattori e figure chiave:
- Bob Clearmountain: Il leggendario ingegnere del suono americano Bob Clearmountain è spesso citato come uno dei primi e più influenti utilizzatori delle NS-10 in un contesto professionale. Si dice che abbia iniziato a usarle negli studi di registrazione di New York all’inizio degli anni ’80. Clearmountain apprezzava la loro capacità di rivelare i dettagli nelle medie frequenze, cruciali per il bilanciamento delle voci e degli strumenti.Inoltre, in quegli anni la musica era dominata pesantemente dalla chitarra elettrica e dai rullanti ultra effettati delle batterie, quindi c’era la necessità di avere un orecchio più direzionato verso le frequenze preponderanti in quegli strumenti, le medie frequenze appunto.
- Necessità di un Riferimento “Reale”: Gli ingegneri del suono dell’epoca si resero conto che i monitor da studio di alta gamma, pur offrendo una riproduzione accurata, non sempre riflettevano fedelmente come la musica suonava sui sistemi di riproduzione consumer medi (autoradio, stereo domestici economici),che soprattutto in quegli anni, guarda caso, enfatizzavano particolarmente le medie frequenze. Le NS-10, con la loro risposta in frequenza non perfettamente lineare e l’enfasi sulle medie frequenze, fornivano un riferimento più “reale” e “crudele” di come il mix si sarebbe tradotto sul mercato di massa. Se un mix suonava bene sulle NS-10, c’era una buona probabilità che suonasse decentemente sulla maggior parte degli altri sistemi.
- Dimensioni Compatte e Costo Relativamente Accessibile: Rispetto ad altri monitor da studio professionali, le NS-10 erano più compatte e, inizialmente, più economiche, rendendole accessibili a un numero maggiore di studi.
La Crescita della Popolarità e le Critiche (Metà Anni ’80 – Anni ’90):
La popolarità delle NS-10 crebbe rapidamente negli anni ’80 e ’90, diventando uno strumento comune in quasi tutti gli studi di registrazione del mondo. Insieme alle loro caratteristiche “rivelatrici”, emersero anche delle critiche significative:
- Risposta in Frequenza Non Lineare: Le NS-10 non avevano una risposta in frequenza piatta. Presentavano un’enfasi pronunciata sulle medie frequenze (tra 1 kHz e 2 kHz circa) e un roll-off significativo delle basse frequenze. Questo le rendeva carenti nella riproduzione accurata delle basse ottave.
- Alte Frequenze Aspre: Alcuni utenti trovavano le alte frequenze prodotte dal tweeter leggermente aspre e affaticanti durante lunghe sessioni di ascolto.
- Necessità di un Buon Amplificatore: Le NS-10 erano monitor passivi e richiedevano un amplificatore esterno di buona qualità per esprimere il loro potenziale. Un amplificatore inadeguato poteva esacerbare le loro carenze.
Nonostante queste critiche, la loro capacità di evidenziare i problemi nelle medie frequenze (dove si trova gran parte dell’energia vocale e degli strumenti) e di fornire un riferimento per la “traduzione” sui sistemi consumer superava per molti i loro difetti. Gli ingegneri impararono a conoscere le loro peculiarità e a fidarsi del loro giudizio.
Il Modello NS-10M Studio (Fine Anni ’80):
Yamaha rispose alla loro inaspettata popolarità nel mercato professionale introducendo il modello NS-10M Studio alla fine degli anni ’80. Questa versione presentava alcune modifiche progettate specificamente per l’uso in studio:
- Cabinet Leggermente Più Grande: Offriva una risposta alle basse frequenze leggermente estesa.
- Connettori Migliorati: Terminali a morsettiera più robusti per connessioni affidabili.
- Schermatura Magnetica: Per prevenire interferenze con monitor video e altre apparecchiature elettroniche presenti negli studi.
Nonostante queste modifiche, il carattere sonoro fondamentale rimaneva simile al modello originale.
Il Declino della Produzione e l’Eredità (Anni 2000 – Oggi):
La produzione delle Yamaha NS-10M Studio cessò ufficialmente nel 2001. Tuttavia, il loro status di icona era ormai consolidato. Ancora oggi, è possibile trovarle in molti studi di registrazione in tutto il mondo, spesso utilizzate come monitor di riferimento secondari o “nearfield” (posizionati vicino all’ingegnere del suono).
L’eredità delle Yamaha NS-10 è complessa:
- Standard Industriale: Hanno rappresentato uno standard di riferimento per decenni, e molti ingegneri hanno imparato a mixare su di esse.
- Riferimento per la Traduzione: La loro capacità di rivelare come un mix suonerà su sistemi consumer medi rimane il loro principale punto di forza.
- Oggetto di Dibattito: La loro risposta in frequenza non lineare continua a essere oggetto di discussione, con alcuni che le considerano strumenti essenziali e altri che le evitano.
- Emulazioni Software e Hardware: Il loro suono distintivo è stato emulato da numerosi plugin software e hardware, a testimonianza del loro impatto duraturo.
In conclusione, le Yamaha NS-10 sono molto più di semplici altoparlanti. Sono un simbolo dell’evoluzione della registrazione musicale, un esempio di come un prodotto destinato a un mercato possa trovare un successo inaspettato in un altro, e un promemoria che a volte le “imperfezioni” possono diventare paradossalmente preziose in un contesto creativo. La loro storia è una testimonianza del pragmatismo e dell’orecchio degli ingegneri del suono che hanno saputo sfruttare le loro caratteristiche uniche per creare alcuni dei dischi più amati della storia.
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